Moon Knight è un personaggio che mi ha sempre affascinato nell’universo Marvel, pur avendo una delle origini più brutte e insulse di sempre. Sono stato quindi contentissimo di vedergli dare un bel ruolo nei vendicatori segreti di Steve Rogers all’inizio della Heroic Age.
Se Moon Knight come personaggio mi garba, Brian Bendis come sceneggiatore mi fa ribrezzo nella maggior parte delle cose su cui mette mano. Il suo “Alias” però mi era piaciuto, e nonostante quella schifezza di “Spider Woman” ho dato una possibilità alla sua nuova mini serie sul cavaliere lunare che sta venendo pubblicata in Italia.
Il risultato è una serie che non partirebbe nemmeno da brutti presupposti, ma che ha un difetto talmente abnorme che dal prossimo numero la lascerò ben volentieri sugli scaffali.
Qualcuno dovrebbe spiegare a Bendis che se stai scrivendo le storie di un personaggio un po’ squilibrato non devi per forza ribadire che è troppo matto mattissimo ogni tre vignette. Caro Bendis basta e avanza il fatto che fai parlare il tuo protagonista con dei supereroi immaginari. Davvero. Fidati.
Moon Knight incontra i cattivi: questi gli dicono che è pazzo.
Moon Knight produce una serie tv su Moon Knight: tutti quelli con cui parla gli dicono che è pazzo.
Moon Knight incontra Echo: Echo gli dice che è pazzo.
Moon Knight va dal salumiere: il salumiere gli dice che è pazzo.
L’abbiamo capito che Moon Knight è troppo pazzo pazzissimo fuori di testa matto e zuzzurellone. Non c’è bisogno di leggere una miniserie in sei numeri dove ogni personaggio si limita a dire al protagonista che è fuori come un terrazzo.
Ragazzi, che palle!
ma che fine ha fatto la cara Echo? me la so persa dopo secret invasion…
Vero, un po’ stufa. Però il duo Bendis – Maleev è in netto crescendo rispetto all’inutilissima Spider-Woman. BMB tira fuori subito quelle 2-3 idee portanti della serie, che sono anche molto bendisiane. Ora, se mi bendiseggi sui Vendicatori un po’ mi incazzo, ma con Moon Knight, dove l’alternativa è una serie darkettosa e superoistica, invece i giochini meta funzionano.
La serie Tv autobiografica, l’ambientazione terra terra, i supereroi urbani, le varie personalità e anche il continuo riferimento alla pazzia in fondo ci stanno: BMB gioca da sempre sull’ironia, la ridondanza, la sospensione d’incredulità. Però ecco, ‘sta serie ti fa rimpiangere il fatto che Echo sia sparita per anni quando era un personaggione. Dannato Bendis!
Io capisco l’estate, il cavaliere oscuro al cinema, la riforma baden powell………….ma dove cacchio siete finiti ragazzi? Mi mancate…
+1 anche qui.
Oltre a me, ci sono 108 followers che vi aspetterebbero impazienti… Tornate!