In questi periodi di latitanza mi sono completamente svanito di parlarvi di uno dei (per me pochi) fumetti supereroistici imprescindibili tra quelli usciti negli ultimi due o tre anni. Parlo ovviamente della purtroppo troppo breve serie dedicata a Visione scritta da Tom King e disegnata divinamente da Gabriel Hernandez Walta.
Praticamente ovunque nel mondo del fumetto avrete letto di quanto è ganza questa proposta e mi accodo alla lista degli entusiasti. “Visione” e la storia di come il nostro amato sintezoide abbia provato a costruirsi una famiglia e una vita normale, o meglio umana, e di come tutti i suoi buoni propositi siano finiti in tragedie, sangue e devastazione sia fisica che psicologica, sono stati insieme al Pantera nera di Coates la lettura più piacevole degli ultimi 2/3 anni.
La bravura incredibile di King sta nel farcire la sua serie di una valanga di riflessioni altissime (il concetto di umano, i valori familiari …) unite a una messa in scena originalissima dei “problemi di tutti i giorni” (l’emarginazione dei figli di Visione a scuola, i rapporti coi vicini di casa…), il tutto senza andare a inpesantire mai il racconto.
“Visione” per questo è un fumetto miracoloso, ma non solo. La cura con cui è imbastito l’aspetto grafico e artistico a partire dalle copertine raggiunge vette creative rare di questi tempi, così come le trovate di sceneggiatura, a partire dall’inquietante commento fuori campo che racconta la vicenda.
King scrive un’opera toccante e spiazzante, con momenti di pura inquietudine, ridà forma a un personaggio che già era splendido migliorandolo, grazie anche a una incursione nel suo lato più oscuro, un’opera perfetta sotto ogni punto di vista, un vero e proprio capolavoro del fumetto.